“La mia gratitudine all’Universo”. La storia vera di una donna coraggiosa.

Un viaggio quasi impalpabile, dai tratti di incredulità, fatto di rinunce, di responsabilità, quello che Kateryna ha dovuto affrontare dall’Ucraina verso l’Italia, lasciandosi alle spalle quell’odore atroce della paura, quell’odore fantasma ma reale delle bombe. Ha accettato una sfida non semplice.

Una guerra spaventosa che cambierà la vita di Kateryna. Artista professionista del settore beauty, extension e ciglia, con un bellissimo salone in Ucraina dove si condividevano storie di vita, dove molti clienti si confrontavano sui loro destini molto interessanti.

Un razzo è caduto proprio lì. Il sipario si chiude, lasciando in platea persone tristi, senza certezze, forse con destini completamente da ricostruire, travolti da una strana inquietudine.

Kateryna, lungimirante e sicura di sé, ha infilato così la sua vita, e quella di sua figlia minore Anzhelina, in una valigia ed il viaggio è iniziato, senza dimenticarsi di quei rumori intollerabili della morte. Pronta a superare le difficoltà, senza che nessuno la fermasse e convinta che eventuali errori fanno parte del processo di sviluppo e crescita, si rimbocca le maniche e arriva in Italia.

“ Un paese con una natura incredibile – racconta Kateryna – e con il cibo molto gustoso”. In Italia, dove fortunatamente incontra la vicinanze e l’affetto di molti amici che le vogliono bene, tutto ricomincia dall’inizio. Pronta ad apprezzare adesso la vita senza limiti, consapevole di trovarsi in un paese senza conoscere la lingua, “Sono pronta – specifica Kateryna – ad imparare qualcosa di nuovo, anche una nuova professione, non ho paura ad uscire dalla mia zona di confort”. Si sente decisa a guardare la vita da un altro punto di vista, tenendo stretto sempre quell’amore e rispetto verso le sue due figlie, Anzhelina e Viktoria.

Una storia toccante quella di Kateryna, una donna che ama la vita, un fisico dove la bellezza è arte, un cuore dove i ricordi sono diventati forti emozioni. Una storia che può essere raccolta in un libro con le pagine ancora da inchiostrare, ma con il titolo sicuramente già pronto: “La mia gratitudine all’Universo”.

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